DESIGN

Progettazione e verifiche ATEX – Case history 2

Confrontarsi con l’insorgere di una problematica ATEX mentre si sta progettando una macchina industriale non è così raro come possa sembrare.

Come abbiamo visto già nel precedente articolo, spesso la linea guida della progettazione richiede cambi di marcia per accogliere sia le richieste che arrivano dal cliente, sia gli imprevisti che nello sviluppo di un prodotto, in questo caso una macchina automatica, possono manifestarsi.

Nel caso di studio che andremo a vedere abbiamo dovuto affrontare due diverse problematiche.

La necessità di installare materiale certificato ATEX e l’aggiunta di nuovi sistemi di sicurezza ha permesso di progettare un sistema conforme a tutte le Direttive di riferimento e garantito al cliente di essere tutelato da rischi ed incidenti; di contro, ha comportato un sensibile aumento dei costi rispetto alla stima iniziale che ha obbligato a rivedere l’intero business plan per proseguire con il progetto.

Da qui la seconda sfida per il progettista: trovare soluzioni adeguate e rispondenti alle normative e che garantissero il rapporto qualità-prezzo migliore.

RISPETTO DELLA DIRETTIVA ATEX

Quando il cliente ci ha presentato il suo progetto e le specifiche richieste, abbiamo iniziato a lavorare seguendo la nostra timeline, applicando le norme armonizzate alla Direttiva Macchine. Subito ci è apparsa la prima criticità: dato il materiale trattato e la lavorazione che avrebbe subito nel processo, la macchina doveva rispettare anche la Direttiva ATEX. Un aspetto che non era stato valutato fino a quel momento, come non è inusuale che avvenga perché, a prima vista, il materiale in sé non è a rischio esplosione, ma lo diventa l’ambiente nel cui è inserito a causa della lavorazione o del processo che subisce.

Il dover affrontare una problematica ATEX ha comportato la modificare dell’intero sviluppo di progetto. Già nello studio di fattibilità, infatti, si sono tenuti in considerazione tutti gli aspetti al fine di ridurre ogni tipo di rischio sia per il cliente che per gli utilizzatori della macchina.

CONCLUSIONI

Ancora una volta è apparso evidente come, nella progettazione, non si possa trascurare alcun dettaglio, soprattutto nella fase iniziale. Se non fosse emersa fin dall’inizio la necessità di adeguarsi alla Direttiva ATEX, ma fosse avvenuto a progetto ormai avviato, rimettere mano a tutta la progettazione avrebbe significato buttare quasi interamente il lavoro fatto fino a quel momento.

Quindi, se già il cliente si è trovato a fare i conti con dei costi maggiori rispetto alla stima iniziale, figuratevi cosa sarebbe potuto succedere dopo!

Autori: Giorgio Mattia, Simone Pagani

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