LEAN – Puntata #2

Miglioramento delle performance aziendali:

come identificare gli sprechi?

3M

Nella scorsa puntata abbiamo visto come l’applicazione dei cinque principi della Lean Manufacturing sproni al miglioramento anche grazie all’identificazione ed eliminazione degli sprechi. Ma cosa si intende con il termine “spreco”, o “MUDA”, e come identificarlo?

Muda è qualsiasi attività o processo che non produce valore aggiunto per il cliente, ma che spesso genera costi. L’eliminazione di tali sprechi contribuisce in modo determinante a quello che la filosofia Toyota sintetizza con “ottenere di più con meno”. Questi sprechi sono stati categorizzati da Taiichi Ohno (padre del Toyota Production System) all’interno del sistema di produzione Toyota, e sono sette:

  • Trasporto: trasferire un prodotto significa rischiare danni, smarrimenti, ritardi, e produce costi che non si traducono in benefici per il cliente (una pratica si sposta tra uffici e sedi allungando enormemente il processo).
  • Scorte: i lavori in corso (WIP) e le scorte di prodotti finiti e materie prime che un’azienda detiene (merce in obsolescenza stoccata in magazzino)
  • Movimento: se i trasporti riguardano i prodotti, il movimento riguarda persone, gesti, macchinari. Movimenti inutili rendono probabili danneggiamenti, usure, rischi, senza produrre valore aggiunto (un addetto deve fare 30 volte al giorno un percorso di 10 metri per prendere un pezzo).
  • Attesa: l’atto di aspettare che una macchina finisca, che arrivi il prodotto o qualsiasi altra causa (3 magazzinieri sono fermi in attesa di potere utilizzare l’unico muletto disponibile)
  • Sovrapproduzione: la produzione di prodotti in quantità superiore a quella richiesta (sovradimensionamento dei lotti produttivi).
  • Processi inutilmente costosi: uso di risorse più costose di ciò che serve, funzioni superflue, operatori con qualifiche e competenze superiori a quelle che servono per svolgere i compiti richiesti, significa sottoutilizzare e quindi sprecare (lavorare un pezzo con precisione geometrica maggiore di quella richiesta)
  • Difetti: il rifiuto da parte del cliente del prodotto o operazioni di correzione e riparazione che costano tempo e danaro non producendo fatturato.
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Ora che abbiamo chiaro cosa siano i Muda e, magari, ne abbiamo già focalizzato un paio nella nostra azienda, passiamo a vedere un altro concetto chiave della filosofia di Taiichi Ohno, ossia i 3M. Secondo il padre della Lean Manufacturing, oltre ai Muda esistono altri due sprechi da considerare: i Mura e i Muri. Entrambi, sovente, sono molto più importanti da affrontare rispetto ai Muda perché, molte volte, sono le cause alla base dei Muda stessi. Capire di cosa stiamo parlando si rivela quindi fondamentale.

Mura, sprechi di irregolarità

 

Mura è lo spreco di irregolarità o di incoerenza e crea molti dei sette rifiuti che osserviamo, tant’è che si dice: Mura guida Muda! L’irregolarità si manifesta a causa del sistema industriale tradizionale, in cui le scorte forniscono una riserva anche quando la produzione non ne ha bisogno. Mura indica le fluttuazioni, variazione, irregolarità del carico del lavoro (della domanda). Dal momento che i clienti, sempre di più, richiedono varietà e flessibilità, dovremmo riuscire ad ottenerle evitando complessità inutili all’interno del sistema produttivo. Sarà responsabilità del management ridurre al minimo l’incidenza della variazione nella produzione, per esempio introducendo sistemi di controllo, di produzione e di consegna just-in-time.

Muri, lo spreco di sovraccarico

 

Muri è traducibile come “eccesso”, “sovraccarico”. L’eccesso si manifesta a causa del sistema industriale tradizionale, in cui molto spesso si ordinano i pezzi in grossi lotti per risparmiare nel costo totale. In termini produttivi, evitare il Muri significa evitare di avere stock troppo grandi in magazzino e organizzarsi acquistando o producendo i materiali di volta in volta necessari per la produzione, e gestendo il magazzino basandosi sul principio “just-in-time”. Questo in termini produttivi limita i costi e consente all’impresa di essere più flessibile ed adattabile a quella che è la domanda di mercato. Muri è anche il termine che indica il sovraccarico delle persone. Ciò è causato da Mura e da una serie di altri fallimenti nel sistema, come la mancanza di formazione, metodi di lavoro non chiari o non definiti, strumenti sbagliati e misure di performance mal concepite.

st-in-time.

Vi invito a ragionare, all’interno della vostra azienda, su quali siano i Muda, quali i Muri e quali i Mura. A volte sono palesi, altre non si sono notate fino ad ora perché nessuno vi aveva puntato una lenta di ingrandimento sopra.

Nella prossima puntata vi guiderà alla scoperta di un importante KPI, l’OEE, permette di analizzare le performance d’impianto. Non mancate!

st-in-time.

Autore: Stefano Guarisco