Entro il 2023 è prevista l’approvazione del testo che andrà a sostituire la Direttiva Macchine 2006/42/CE
L’articolo 1 dell’Ordinanza sulle macchine (Omacch) recita: “La presente ordinanza disciplina l’immissione sul mercato e la sorveglianza del mercato relative alle macchine secondo la Direttiva 2006/42/CE (direttiva UE relativa alle macchine)” e prosegue facendo diretto riferimento a precisi articoli di detta Direttiva emessa dall’Unione Europea.
Direttiva che è oggi al vaglio degli organi legislativi europei per la revisione del testo, per meglio adeguarlo alle evoluzioni che il comparto industriale ha subito dal 2006 ad oggi.
Entro la fine del 2023 è dato per certo che verrà promulgato un nuovo Regolamento Macchine EU che andrà a sostituire la Direttiva 2006/42/CE.
Cosa comporterà questo per la Svizzera?
Dato che l’Omacch fa esplicito riferimento a numerosi articoli della Direttiva Macchina, è presumibile che questo venga mantenuto anche dopo l’emissione del nuovo Regolamento. Così come è presumibile che le novità che il Regolamento Macchine andrà a introdurre verranno ripresi dall’Omacch.
Per averne la certezza, però, bisognerà attendere ancora qualche mese, mentre il testo passerà tra Consiglio, Parlamento e Commissione per l’approvazione definitiva.
Quali sono i cambiamenti del nuovo Regolamento Macchine EU?
L’attuale Direttiva macchine è entrata in vigore nel 2006 e da allora assicura un livello di sicurezza uniforme e standard di riferimento univoci per tutti i Paesi membri.
Con le innovazioni sviluppatesi in ambito di digital transformation, gli ammodernamenti introdotti con l’Industria 4.0, gli adeguamenti apportati alle macchine per seguire logiche di sostenibilità, il comparto industriale è stato soggetto ha un innegabile veloce mutamento a cui la Direttiva Europea non era preparata. Il testo fatica a raccogliere tutte le novità introdotte negli ultimi anni, basi pensare ai robot collaborativi che non sono contemplati.
Un processo di adeguamento della Direttiva era dunque necessario.
Il nuovo Regolamento verterà sull’avanzamento tecnologico, estendendo il proprio campo di applicazione anche a tutti quei sistemi che utilizzano intelligenza artificiale e di apprendimento automatico, oltre che alle macchine senza guidatore (AGV) che stanno sostituendo la movimentazione manuale.
In ottica di sostenibilità in linea con le politiche europee, verrà consentito e incentivato l’utilizzo di formati digitali per la documentazione di accompagnamento della macchina. Infine una trattazione dedicata sarà riservata alla sicurezza informatica, un tema strettamente legato all’integrazione tra sistemi di controllo e reti di comunicazione che non poteva non essere trattato in questa revisione.
Quanto entrerà in vigore il nuovo Regolamento Macchine?
La prima bozza del nuovo Regolamento Macchine è stata diffusa il 21 aprile 2021. Nel 2022 è stato avviato l’iter di raccolta di tutte le osservazioni sul testo da parte delle associazioni di categoria degli Stati membri. A metà dicembre il Consiglio Europeo ha approvato informalmente il nuovo testo, ora all’analisi del Parlamento. Una volta che anche l’organo collegiale si sarà espresso con un parere favorevole, l’ultimo passaggio sarà alla Commissione europeo per valutarne gli aspetti legali.
Il nuovo Regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea e pare che, nel rispetto degli emendamenti presentati, sarà concesso un periodo transitorio di 42 mesi per l’applicazione.
Per approfondire consigliamo di consultare il testo completo della proposta di adeguamento.