EN ISO 13849-1:2015

Sistemi di comando e sicurezza: facciamo luce sull’ Argomento.

SAF – La norma EN ISO 13849-1:2015 specifica le linee guida sui principi di progettazione e integrazione di parti dei sistemi di comando legati alla sicurezza (SRP/CS – Safety Related Parts of Control System), inclusa la progettazione del software.
Tutto chiaro, vero? Forse no… A chi mastichi poco la materia viene difficile riuscire a comprendere esattamente cosa questo significhi e comporti.
Estremizzando la spiegazione potremmo dire: “Come possiamo garantire la sicurezza di chi lavora sulle macchine? Come proteggersi in caso di problema o di situazione di pericolo?”.
Ecco, questo è quello che dice la norma. Ora, vediamo come tecnicamente si può arrivare a questo.

Partiamo. L’analisi dei rischi.
Per proteggersi è necessario prima di tutto conoscere i rischi che si possono incontrare.
Si parte da un’analisi di base nella quale si identificano gli elementi principali che partecipano alle funzioni di sicurezza:
– Input (sensore);
– Logica (unità di controllo);
– Output (attuatore).

Viene quindi verificata la capacità delle SRP/CS (ossia le parti di un circuito di comando che rispondono a segnali in ingresso legati alla sicurezza e generano segnali in uscita legati alla sicurezza) di eseguire una funzione di sicurezza in condizioni prevedibili. A ciascuna di esse è assegnato un PLr (Performance Level required), ossia il livello di prestazione da raggiungere al fine di ridurre il rischio per ciascuna funzione di sicurezza.
Il PLr sarà tanto maggiore quanto sarà maggiore il rischio al quale un operatore potrebbe essere esposto.

A questo punto? Come proteggersi?
Una volta identificato il PLr, si deve progettare e realizzare una funzione di sicurezza tale per cui la performance raggiunta (PL, “Performance Level”) sia maggiore di quella richiesta:

Per facilitare il raggiungimento di un determinato PL, la norma definisce delle categorie: B, 1, 2, 3 e 4.

Categoria, MTTFd (tempo medio per guasto pericoloso, “mean time to dangerous failure”) e DC (copertura diagnostica, “Diagnostic Coverage”) determinano il PL raggiunto dalla funzione di sicurezza.

I livelli di prestazione, questi sconosciuti.

Il PL può essere espresso mediante cinque differenti soglie ad affidabilità crescente: a, b, c, d, e.
Le soglie sono definite in termini di probabilità di guasto pericoloso per ora (PFHd – Probability of a dangerous Failure per Hour), secondo la seguente tabella:

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AUTORE:
ing. Giorgio Mattia, ing. Adam Malafronte