6 step per evitare errori e costi aggiuntivi

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Nella progettazione di una macchina nulla può essere trascurato. Una superficialità oggi può tramutarsi in costi domani.

È questo il nostro approccio ogni volta che affianchiamo un cliente nella progettazione di un prodotto, portandolo a considerare alcuni elementi che magari non erano stati valutati.  Sappiamo che non sempre è facile e per aiutare chi si approccia allo sviluppo di un macchinario, abbiamo sviluppato un piccolo vademecum:     6 step chiave per non tralasciare nulla.

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STEP 1 – INQUADRAMENTO NORMATIVO

È il punto di partenza. Si valutano le Direttive applicabili (Macchine, BT, EMC, ATEX…) e si cercano possibili norme armonizzate da applicare.

È fondamentale al fine di definire i dettami che gli step successivi devono rispettare. Se non viene svolto un lavoro di indagine approfondito, il rischio è di dover rivedere la progettazione dall’inizio.

Documenti norme
saecon-azienda-04

STEP 2 – STUDIO DI FATTIBILITÀ

È la fase che traccia la roadmap. Vengono abbozzati un primo layout e uno studio di massima dei gruppi funzionali della macchina. Viene redatta un’analisi preliminare di cinematismi e ciclo di funzionamento. Si passa poi ad un’analisi preliminare dei rischi. Da ultimo, si esegue una valutazione dei possibili fornitori e si effettua una stima economica.

È in questa fase che un progettista può fare davvero la differenza.

STEP 3 – PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO

La fase clou della progettazione, in ambito di meccanica, elettrica e pneumatica, e quella più lunga nella timeline.

Si effettuano le verifiche delle parti critiche con i software di calcolo dedicati, si scelgono i componenti, si progettano lo schema elettrico e quello pneumatico, si effettua il calcolo del PL delle funzioni di sicurezza che saranno implementate. Infine, vengono predisposte le tavole costruttive.

Così come nello step 2, se non si valutano sufficienti variabili con la dovuta attenzione, il rischio è di perdere in qualità in tutto il progetto. A tutto c’è rimedio, come si suol dire, ma a che prezzo? 

competenze
Analisi e test

STEP 4 – ASSISTENZA REALIZZAZIONE PROTOTIPO

A questo punto arriva la parte che spesso è la più appagante: la realizzazione del primo prototipo. In questa fase l’attenzione è catalizzata da test e verifiche su simulacri di prova dei punti critici, per poi procedere con la realizzazione dei restanti gruppi.

Una volta che si hanno i risultati dei test, si aggiornano as-built le tavole e gli schemi degli impianti.

STEP 5 – COLLAUDO E TEST DI AFFIDABILITÀ

A seconda del tipo di progetto, possono essere effettuati diversi test:

  • collaudo, verifica tempo ciclo/produzione pezzi come da specifiche iniziali;
  • verifica dei diversi formati;
  • vibrazioni;
  • prove di continuità, secondo la norma EN 60204-1;
  • rilievi fonometrici;
  • ogni altro test ritenuto necessario.
Prove e test
inSafe

STEP 6 – CERTIFICAZIONE E DOCUMENTAZIONE TECNICA

Lo step finale prevede la stesura di tutta la documentazione necessaria alla messa sul mercato della macchina. La Certificazione, ove richiesta, dovrà rispettare quanto indicato all’interno delle Direttive.

Ad esempio, ai sensi della Direttiva Macchine 2006/42/CE dovranno essere redatti il Manuale di uso e manutenzione, la Dichiarazione di conformità e il fascicolo tecnico, a cui si aggiungono altri documenti, quali l’analisi dei rischi finale (che mette in evidenza i rischi residui che DEVONO essere indicati sul manuale) o il calcolo del Performance Level delle funzioni di sicurezza implementate.

Spesso la documentazione viene considerata la parte meno importante di un progetto, ma anche questo è un errore di valutazione. Una documentazione completa è infatti l’unico strumento che permette di dimostrare che l’intero progetto sia stato eseguito a regola d’arte, rispettando le leggi e applicando le norme tecniche.

Il plus, in questo caso, è avere a disposizione la documentazione su un cloud accessibile ovunque e da qualunque parte del mondo, come per esempio sul Portale inSafe®

CONCLUSIONI

Speriamo che questo vademecum possa esservi utile per ridurre il rischio di incorrere in errori e rivedere alcuni step quando ormai si è già in una fase avanzata, incappando in un inevitabile aumento dei costi.

Per chiarire ancora meglio alcuni di questi aspetti, la prossima settimana analizzeremo una case-history nella quale il cliente ha scelto di modificare un fornitore a progettazione avanzata.

Autori: Giorgio Mattia, Simone Pagani

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